Il femminicidio non è mai amore. Deve essere chiara e netta la distinzione tra queste due parole. I professionisti della comunicazione, i giornalisti, i formatori e i media devono usare un linguaggio che non lasci alibi agli assassini.
I lettori sono stanchi di leggere “gelosia”, “raptus”, “fidanzatino” vicino al termine femminicidio. Nessuna parola al mondo può giustificare l’atto orribile di uccidere una donna per imprigionarla per sempre.
Le parole della violenza sulle donne
Con molto piacere, questa settimana, ho risposto a un’intervista sul tema. Per me è stata un’altra occasione per ribadire che il femminicidio non è mai amore.
Il mio lavoro di comunicatrice richiede di esprimere concetti in maniera limpida, eppure ho sempre un tremore dell’anima di fronte alla parola femminicidio.
I no delle donne
Proprio in questi giorni, a seguito delle terribili vicende di cronaca nera, ho pensato a quanto fosse importante parlarne con voi.
Ho trovato su Facebook l’elenco che Noemi Durini, la ragazza assassinata dal fidanzato, aveva postato poco prima di essere uccisa.
Vi lascio all’elenco per riflettere e per ricordare sempre che…
- non è amore se ti fa male
- non è amore se ti controlla
- non è amore se ti fa paura di essere quello che sei
- non è amore se ti picchia
- non è amore se ti umilia
- non è amore se ti proibisce di indossare i vestiti che ti piace
- non è amore se dubiti della tua capacità intellettuale
- non è amore se non rispetta la tua volontà
- non è amore se fai sesso
- non è amore se dubiti costantemente della tua parola
- non è amore se non si confida con te
- non è amore se ti impedisce di studiare o di lavorare
- non è amore se ti tradisce
- non è amore se ti chiama stupida e pazza
- non è amore se piangi più di quanto sorridi.
- non è amore se colpisce i tuoi figli.
- non è amore se colpisce i tuoi animali.
- non è amore se mente costantemente.
- non è amore se ti diminuisce, se ti confronta, se ti fa sentire piccola.
Il nome è abuso.
E tu meriti l’amore. Molto amore.
C’è vita fuori da una relazione abusiva.
Fidati!
Ormai le pagine dei giornali sono piene di donne che denunciano, sui social, alle autorità competenti, alle amiche, donne che inconsciamente cercano aiuto, ma poi finiscono nella trappola.
Dire no al femminicidio a gran voce
Protagonista Donna è semplicemente un sito, un progetto, una rivista, ma ha l’obiettivo di costruire una rete di comunicazione, di interazione e amicizia che rappresenti un ponte per il mondo femminile. Al di là c’è l’abisso, insieme la salvezza.
Anziché pretendere amore da chi non può darne, amatevi per prime e rispettatevi. E se il cuore non vi batte più per il sentimento, ma per la paura, scappate!
Ripetete, come un mantra, quel post di Noemi. Se non è riuscita a salvare se stessa, salverà voi.
Non illudetevi di cambiare chi è al vostro fianco.
Siete fantastiche, indubbiamente, ma non riuscirete a farlo.
Ricordatevi: il femminicidio non è mai amore e neanche le botte, le parole che feriscono o le umiliazioni.
L’amore è una forza che ti fa crescere insieme all’altro, ti fa sorridere e ti fa sentire parte di una realtà.
Protagonista Donna ascolta le vostre storie.
Scriveteci se volete raccontarvi.
Elisabetta Valeri
La tenebra non può scacciare la tenebra: solo la luce può farlo. L’odio non può scacciare l’odio: solo l’amore può farlo. L’odio moltiplica l’odio, la violenza moltiplica la violenza, la durezza moltiplica la durezza, in una spirale discendente di distruzione.
(Martin Luther King)
Grazie Gabriella di aver lasciato il segno del tuo passaggio.
Indubbiamente una citazione significativa.
Torna a trovarci quando vuoi, sei sempre la benvenuta come tutte le amiche di Protagonista Donna.
[…] parte finale, poi, un utile percorso per sfuggire al meccanismo che, ogni anno, uccide di femminicidio. Con piacere intervistiamo l’autrice, Nadia […]
[…] stradali, violenza stradale (incidente causato da persona sotto effetto di droga e alcol), femminicidio, sotto le macerie del terremoto di […]
[…] dei personaggi femminili del libro racconta la sua ferita, ha subito quindi una qualche violenza: fisica, sessuale, psicologica o economica. […]
[…] finora nel 2020 sono leggermente in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I femminicidi, però, sono aumentati al 46% degli omicidi […]
[…] 103 donne vittime di femminicidio sono 87 quelle ammazzate in ambito familiare, di queste 60 hanno trovato la morte per mano del […]