Le allergie primaverili cominciano a torturare tutte noi con l’arrivo delle prime fioriture.
Ci sono, però, alcuni alimenti e vitamine che rinforzano le difese immunitarie femminili se soffriamo di allergie ai pollini.
Alcuni cibi, infatti, rilasciano istamina: la proteina che contrasta l’infiammazione del nostro corpo in risposta a un allergene.
Quali sono i sintomi delle allergie di stagione?
Naso che cola, occhi arrossati e lacrimanti, starnuti, deconcentrazione, mal di testa. Ognuno può avere uno o più sintomi.
Grazie a una visita si può accertare l’allergia a determinati pollini e anche il periodo di fioritura delle piante corrispondenti.
Qual è il miglior antistaminico naturale per le allergie primaverili?
La vitamina C vi aiuta a contrastare i sintomi delle riniti allergiche, quindi fate scorta di arance, carote e kiwi.
Tutti i cibi che rinforzano l’organismo, grazie alla vitamina C, sono da mettere in tavola: quindi largo spazio a spinaci, broccoletti e cavolfiore.
Delle proprietà benefiche dell’echinacea sul sistema immunitario vi abbiamo già parlato, ma è bene ricordarle.
Anche gli omega 3 aiutano a rendere più forte l’organismo e sono per questo annoverati tra i migliori antistaminici naturali.
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Quali cibi diminuiscono le allergie ai pollini e quali le aumentano?
Preparate delle tisane di tè verde, zenzero o camomilla. L’ortica è un buon rimedio naturale contro le allergie di stagione, come anche il ribes nero.
Cucinate aggiungendo della curcuma e della salvia: vi aiuteranno da dentro a contrastare i sintomi causati dall’infiammazione da allergeni.
In alcuni piatti provate a inserire l’aceto di mele: un alleato della salute durante il periodo della fioritura dei pollini.
Evitate, invece, cioccolato, salumi e fragole. Anche i latticini andrebbero ridotti per non sovraccaricare di muco l’organismo.
Ricetta per la tisana all’ortica contro la rinite allergica
Per preparare una tisana all’ortica potete usare sia le radici che le foglie. Versate 3 cucchiaini di prodotto essiccato in una tazza di acqua bollente.
Lasciate in infusione per almeno un quarto d’ora. Dopo aver filtrato il composto e aver tolto le foglie o le radici (a seconda che abbiate usato l’uno o l’altro) bevete il decotto.
Grazie a questa bevanda allevierete i sintomi, ma non si calmeranno all’istante e neanche in modo definitivo.
Elisabetta Valeri