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Perché studiare in Svezia?

Perché studiare in Svezia? Te lo spieghiamo grazie a chi ha realmente sperimentato i pro e i contro. Finisce qui, infatti, la rubrica che ci ha fatto compagnia con le avventure di una ragazza italiana in viaggio nel paese scandinavo. Valentina ci ha abituato ai suoi racconti sull’Università di Lund e, soprattutto, alle sue peripezie di vita quotidiana in un luogo straniero.

Oggi, però, si conclude il suo viaggio all’estero con una domanda rivolta a voi.

Il modo migliore per ringraziarvi dell’affetto ricevuto in questi mesi è un articolo che vi chiede: siete pronte a studiare in Svezia? E badate bene… non ci sono limiti di età. Se qualcuna vuole mollare tutto e ripartire da zero può farlo. Vi do sei buoni motivi!

Care lettrici nelle ultime settimane la mia vita è stata completamente stravolta. Il mio viaggio nella terra della notte e della cannella è finito e non l’ho ancora metabolizzato.

Sono tornata in Italia, ho ripreso da capo tutto quanto. Il giorno dopo il mio volo di ritorno ho iniziato subito a lavorare come se non fosse successo nulla… ma, come vi ho raccontato in questa rubrica di viaggi, sapete bene che di cose ne sono successe parecchie.

viaggiare da sola

Avrei voluto lasciarvi qualche dettaglio speciale, in occasione della fine del mio meraviglioso percorso svedese, ma la vita mi ha trascinato in mezzo a nuovi impegni, facendomi allontanare completamente da ogni possibilità di riposo.

Forse è un bene! Penso poco e non ho molto tempo per essere malinconica, ma sento il dovere di esternare con voi, care compagne di viaggio, i miei sentimenti e la mia gratitudine.

Il modo migliore per ringraziarvi dell’affetto ricevuto in questi mesi è un articolo che vi spiega perché studiare in Svezia. E badate bene… non ci sono limiti di età.

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Alla Lund University ho condiviso il banco con manager oltre la sessantina, ragazze giovanissime e mamme pronte a rimettersi in gioco dopo tanti anni lontane dai libri.

La Svezia, come la sua offerta educativa, è per tutti. No gender e no limits. Questo articolo è dedicato a tutte voi nella speranza che possiate continuare a sognare, a cercare, a imparare e ad amare ciò che questo assurdo mondo è in grado di donarci.

P.S. Grazie a tutte per aver reso questo diario di bordo più vivo che mai.

donne che viaggiano da sole

Perché studiare in Svezia? 6 motivi per dire sì.

1. L’educazione

Paese che vai… educazione che trovi! In Italia, al contrario di quanto si dice quotidianamente, siamo fortunati perché il livello della nostra educazione primaria, secondaria e universitaria è estremamente alto.

Per quanto mi riguarda, provengo dall’ateneo di Bologna, meglio conosciuto come l’università più antica d’Europa (e del mondo). Mi ritengo piuttosto soddisfatta e orgogliosa della mia scelta universitaria, soprattutto da quando mi sono trasferita all’estero!

Quello che però contraddistingue la carriera scolastica in Svezia è lo sguardo verso il futuro. E più leggerete i prossimi punti più capirete le ragioni della mia affermazione!

2. L’organizzazione

Inutile dirlo ma ci tengo a sottolinearlo: in Svezia l’organizzazione universitaria, per la parte burocratica e didattica, è spettacolare. Uffici che rispondono alle email in dieci minuti, professori sempre disponibili ad aiutare, a risolvere incomprensioni e attività didattiche realizzate su misura per gli studenti.

Insomma, detta così sembra un vero paradiso e devo dire che dopo cinque mesi nel paese scandinavo sarà dura abituarmi di nuovo alla disorganizzazione italiana. Se siete persone precise e ansiose (come la sottoscritta), studiare in Svezia sarà la cosa più rilassante che possiate fare.

6 motivi per studiare in Svezia

3. Il dialogo e l’apertura mentale

Lo so che anche in Italia potete avere un confronto diretto e motivante con un professore, ma diciamo che la percentuale diminuisce con l’aumentare degli studenti presenti in aula. Ecco perché in Svezia le università sono estremamente selettive e permettono classi con massimo venti o trenta persone.

Mi è capitato di avere corsi con dieci persone in aula, professore incluso… un lusso! Libertà di parola, tempo per poter approfondire e avere tante nozioni in più rispetto a un tipico corso universitario italiano.

Il professore svedese chiede sempre cosa ne pensi, qual è il tuo punto di vista al riguardo ed è sempre stimolato dalla risposta dei suoi studenti. Nel caso ci dovessero essere opinioni discordanti? Democrazia!

4. Le poche formalità

Una volta un professore mi disse “non è scrivendo una email con il Lei che si dimostra il rispetto per una persona”. Da lì ho capito molto degli svedesi. E sinceramente?

È proprio vero! Il distacco tra professore e studente tipico dell’università italiana non ha molto senso se il docente evita continuamente l’opinione dei suoi allievi e gli studenti gli mancano costantemente di rispetto copiando agli esami o alzandosi a metà lezione per andare a fare qualcosa di più interessante.

Il rispetto, nella cultura svedese, è bilaterale sempre. Il professore non si reputa più in alto dello studente e l’allievo vede nella figura del docente una guida intellettuale e umana, non qualcosa di lontano e astratto. Porterò nel cuore per sempre tutte quelle conversazioni illuminanti avute con i miei professori svedesi.

Erasmus all'Università Svedese

5. Il campus

Come anticipato, in Svezia le università sono ben attrezzate e molto di design. A volte all’interno dello stesso campus si possono trovare palazzi storici e architetture moderne o contemporanee e devo dire che è un mix micidiale.

La biblioteca principale della mia università aveva un’architettura classificata la più bella di Svezia. Ho studiato nelle aule, nelle 44 biblioteche del campus, nei caffè universitari… ed erano vere opere d’arte!

Sicuramente la Svezia beneficia di più fondi rispetto all’università italiana, però mi sorge il dubbio che abbiano anche saputo investire meglio il denaro.

6. Le conferenze e le attività extra

Inutile contare l’enorme quantità di attività extracurriculari che l’università e le diverse confraternite offrono per la vita universitaria fuori dalle ore di lezione.

Ho partecipato a meeting internazionali, a cafè letterari, cafè linguistici con scambio di lingua, conferenze inerenti situazioni mondiali di conflitto o di progresso, feste per studenti internazionali e non… insomma durante il buio inverno troverete sicuramente qualcosa da fare!

Il ricordo più bello? La conferenza sulla Corea del Nord con tanto di testimonianze di alcuni colleghi studenti del mio stesso istituto. L’università dovrebbe avere come primo obiettivo la formazione di persone e di esseri pensanti oltre che di studenti. La Lund university è stata un faro in mezzo al buio.

Scegliete di studiare in Svezia se…

State programmando di iscrivervi a un corso universitario all’estero e state valutando anche la Svezia? Oppure, volete andare in Erasmus e siete pronti a scegliere un paese che possa darvi tanto e farvi imparare a conoscere meglio il mondo che vi circonda?

Venite in Svezia se… siete persone curiose, affamate di vita e di conoscenza e se volete mettervi alla prova. Vi posso assicurare che su 159 giorni passati qui non ce n’è stato uno uguale all’altro. Me la sono dovuta cavare (passatemi il francesismo!) completamente da sola.

In questa esperienza mi sono riscoperta, anzi… mi sono conosciuta e incontrata per la prima volta. Nuda da ogni costrizione sociale, ogni imposizione o regola dettata dal nostro modo italiano di percepire le cose.

Diario di viaggio in Svezia

Ho iniziato a vedere il mondo con gli occhi della mia amica giapponese Ayumi, ho imparato ad apprezzare il silenzio svedese, grazie al mio amico indiano Rohit (sempre nel caos delle città indiane), e ho imparato ad amare la mia cultura come mai prima d’ora.

Ho riscoperto un mondo di cui non pensavo nemmeno di fare parte e ho capito cose che stando a casa mai e poi mai avrei avuto il coraggio di vedere. È stata un’esperienza così grande, così immensa, così speciale ed emozionante che mi tremano le dita solo a scriverlo.

Vi auguro, con tutto il cuore, di provare ciò che ho vissuto io in questo viaggio. Vi auguro di tornare a casa “pieni” come lo sono io in questo momento. La Svezia è stato il Paese più buio e illuminante che abbia mai visto in tutta la mia vita.

Ed è proprio dicendovi che è nel buio che si trova sempre la luce che voglio finire questa storia fatta di me, della mia vita e dei miei pensieri. Grazie per essermi state accanto e per avermi fatto compagnia nel raccontarmi.

Spero di poter rileggere questo diario di bordo tra tanti anni ed emozionarmi come ora. Un grande abbraccio e inseguite sempre voi stesse e i vostri sogni… dovunque vi portino!

La vostra opinione conta per noi.
Scrivetela nei commenti.

racconta

Volete raccontare il vostro viaggio
e diventare donne protagoniste
?
Scriveteci.

Valentina Brini

2 thoughts on “Perché studiare in Svezia?

  1. Buongiorno! Quali sono i requisiti per poter accedere all’università in Svezia? C’`e il numero chiuso come in Italia? Come funziona la selezione? Grazie della disponibilità.

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