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Malena. Storia di una rinascita

Malena Aguirre è l’autrice di Io splendo, edito dalla Baldini+Castoldi. Un romanzo toccante e intenso che dimostra quanto la voglia di vivere e combattere contro tutto possa salvarci, a volte. A ventisei anni il destino può sfidarti mentre un medico ti dice che “Un altro mese di vita…” è già tanto.

Mesotelioma pleurico epitelioide maligno, una diagnosi che colpisce Malena quando non se lo aspetta, che l’atterra, la mette alla prova. Un tumore rarissimo e aggressivo. Lei, però, ha reagito vivendo sempre, nonostante tutto e tutti.

Malena balla, sogna, ride, piange e splende ogni giorno che la vita le regala. L’ho incontrata per voi per farle alcune domande e scoprire come è nata l’ispirazione del suo libro e quante avversità ha dovuto superare fin qui.

Malena e Simone Toscano

“Sorridere non aggiusta le cose, ma fa affrontare meglio tutte le difficoltà…” Io splendo, di Malena Aguirre

Malena, chi è Josè?

Josè è il nome che ho dato al mio Cancro, come dico ultimamente spesso. Una sera dell’estate del 2007, a un concerto, un mio amico mi suggerì di dargli un nome, in questo modo potevo parlarci e se volevo anche insultarlo. Così fu!

Il giorno in cui hai scoperto di avere, come dici tu, “una data di scadenza”

Cosa hai provato?

In realtà avevo una sola priorità: quella di partorire. Se la mia data di scadenza era segnata volevo far in modo che non lo fosse per la mia bambina.

donne protagoniste

Malena dove hai trovato la forza di splendere?

Avendo come unico scopo quello di partorire, la forza me la diede la mia bambina. Proprio nel momento più difficile, capii che lei mi aveva lasciato quel posto che io tanto volevo darle in questa vita, quindi non avrei rinunciato!

Cosa ti ha tolto come donna il tuo male?

Sicuramente la spensieratezza e la leggerezza che provo, in qualche modo, a riprendermi grazie alle mie foto sui social. Detto questo da quando rimasi incinta capii quanto volevo diventare madre! Ancora oggi è tutto molto complicato e non so cosa sarà di me, per ora non rinuncio a nessun sogno! Ho imparato che anche i miracoli accadono quindi voglio proprio vedere cosa mi riserva la vita.

combattente

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere?

Che un grande dolore può trasformarsi in energia positiva, in voglia di vivere, ma soprattutto può aiutare qualcuno che attraversa un qualunque dolore a sentirsi meno solo. Ho imparato che sorridere non aggiusta le cose ma fa affrontare meglio tutte le difficoltà. Una storia che ci fa capire come siamo fortunati… nonostante tutto.

Quali sogni devi ancora realizzare?

I sogni sono tanti, troppi! Il mondo è così bello, dico spesso che ci sono tanti posti meravigliosi da vedere, tanto amore ancora da vivere. Cosa mi aspetto dal futuro? Vorrei poter aiutare in qualche modo le persone, contagiarle di energia e fargli godere meglio ogni minuto.

tumore femminile

Vorrei dire al mondo di non arrendersi! Abbiamo anche ideato, con il mio co-autore Simone Toscano, una pagina su Facebook dove vogliamo invitare tutti a condividere l’hashtag #Eiosplendoinvece, per dare voce a chi non si arrende e vuole ancora sorridere… nonostante tutto.

Grazie Malena per averci insegnato che
ogni storia può essere un esempio per le altre donne protagoniste!


Io splendo, di Malena Aguirre, Simone Toscano.
Questa è la storia vera di Malena, una ragazza normalissima a cui il destino e la malattia avevano detto che non ce l’avrebbe fatta e che i suoi giorni si sarebbero conclusi all’età di 26 anni: «Un altro mese di vita, niente più».

Eppure Malena una mattina si è accorta che quel mese lo aveva superato, grazie alle cure, a una grandissima forza di volontà e a quel suo senso dell’umorismo che non l’ha mai lasciata. Si è accorta di esserci ancora. E da quel fatidico aprile del 2007 lei splende, lotta, ride e piange. Lei vive.


È una storia che comincia in un momento della sua vita in cui Malena trascorre le giornate come fosse ancora un’adolescente, leggera e spensierata, tra shopping, amiche e la sua passione per i balli sudamericani. Malena ama ballare. E quando scende in pista la luce la avvolge.

Finché, in quel cielo azzurro, qualche nuvola inizia a addensarsi: rimane incinta, ma quando lo comunica al compagno, lui fa un passo indietro. Inizia ad avere problemi di respirazione e poco dopo le viene diagnosticato un mesotelioma pleurico epitelioide maligno, un tumore rarissimo e aggressivo.

Per mesi Malena combatte per la piccola nuova vita che le cresce dentro, fino alla mattina in cui il sogno di essere madre svanisce. E proprio quando l’unica strada sembra quella di arrendersi, lei stupisce tutti.

Dà un nome al suo cancro, per poterci parlare e trattarlo male. Sfrutta ogni secondo per aggredire la vita, scappa in vacanza nonostante la chemioterapia.

Tiene duro quando le dicono che le toglieranno un polmone. Si concentra sulle cose belle e ce la fa. Malena ora vive con una spada di Damocle sulla testa, ha problemi di respirazione e al cuore, non può più ballare saltando come prima, non può stancarsi troppo: ma può stare in un angolo, guardare, sorridere, ancheggiare.

E può pensare che in verità quello che sta facendo adesso sia il ballo più bello mai fatto in vita sua. E che – anche così – la luce la avvolge.

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Elisabetta Valeri

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