La pelle è un organo speciale e, spesso, non ce ne rendiamo conto. Si parla sempre degli occhi come dello specchio dell’anima, ma il primo vero contatto con il mondo avviene attraverso l’epidermide. Questa superficie che avvolge tutto il corpo ha, infatti, bisogno di coccole quotidiane. Separa dall’esterno e crea un confine.
Però la pelle ci dà anche la possibilità di instaurare una relazione con il mondo attraverso il tatto. Le mani, infatti, sono alla stessa altezza del cuore e sono una sua estensione perché ci permettono di toccare ogni nuova esperienza, di coccolarla e apprezzarla.
Perché la pelle è un organo speciale?
“Perché la carezza non è un semplice sfiorare: ma un foggiare. Carezzando l’altro, io faccio nascere la sua carne con la mia carezza, sotto le mie dita.”
Jean-Paul Sartre
C’è un modo di toccare che è affettivo, ci consente di comunicare, di confortare e di regalare gioia a chi riceve il nostro abbraccio. Il contatto con l’epidermide, però, può anche trasmettere sensazioni negative, è in grado di allontanare, di incutere paura, provocare dolore o disagio.
La pelle protegge da tutto quello che la minaccia, perché esamina e filtra gli stimoli esterni. Comprende, prima della mente, i pericoli e le emozioni che stiamo vivendo. È la sede preferenziale di alcuni mutamenti somatici come il rossore, il pallore, il prurito.
Anche per i bambini la pelle è un organo speciale: rappresenta, infatti, la prima forma di comunicazione che un neonato ha con i suoi genitori. Un modo speciale di conoscere le persone ancora prima di poter usare il linguaggio.
Sin dai primi attimi di vita, infatti, il contatto corporeo ha conseguenze calmanti. Per il bambino una positiva esperienza tattile lo avvia a un sano sviluppo della vita affettiva.
Pensate al primo gesto che le infermiere e le ostetriche compiono appena nasce un bambino: lo affidano alla mamma per farlo abbracciare, per creare una vitale, necessaria connessione il più presto possibile.
Diverse scuole di psicoterapia sottolineano l’importanza di un tocco amorevole per una crescita sana e rassicurante. Gli effetti positivi non sono solo per il neonato, ma anche per la mamma in uno scambio continuo che continua per il resto della vita.
La pelle, inoltre, è un organo speciale perché da millenni gli scienziati investigano sulle relazioni che legano stress, ansia, depressione e manifestazioni sulla pelle come acne ed eczema.
Ne è una prova il numero spropositato di prodotti che cercano di fermare i mutamenti della pelle, nonostante molti siano inevitabili perché conseguenze dell’invecchiamento! Che ci piaccia o no l’epidermide è la carta d’identità che dimostra da quanto tempo siamo in vita.
La pelle cosa dice di noi?
Molte persone sentono la necessità di ricorrere a micro-tecniche per alterare il naturale invecchiamento della pelle. Altre donne si rivolgono al make up e lo usano come maschera, per sentirsi più sicure, più belle e immortali a qualunque età.
Per questo credo che la pelle sia lo specchio dell’anima: non tradisce, non mente, fa paura e crea emozioni, ma insegna.
La pelle dice molto di noi, è in un certo senso il nostro curriculum vitae,dice chi eravamo e come siamo stati trattati, chi siamo e dove vogliamo andare, parla del nostro vissuto anche senza parole.
Abbiamo l’obbligo di voler bene alla nostra epidermide e di ricordarci di coccolarla come possiamo per farla rimanere un alleato prezioso di bellezza e benessere.
La vostra opinione è importante.
Scrivete nei commenti un feedback sull’articolo.
Karina Delli Paoli
[…] pensi che, però, quei prodotti li mettiamo sulla pelle del viso, così delicata, capisci quanto sia importante conoscere cosa contiene un fard o un […]
[…] vedere la grana della pelle meno evidente e i muscoli del collo saranno più […]