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Francigena. I passi più belli

Da Capranica a Sutri

Oggi vi porterò con me, attraverso la via Francigena, in un itinerario che si snoda tra storia, rocce e consigli. Scopriremo gli angoli più suggestivi di questo percorso. Seguitemi!

Camminare nel verde incontaminato riporta all’interiorità e genera ispirazione pura e dialogo interiore. Mentre si scarpina in silenzio, circondati dal brusio del bosco, si assapora un contatto atavico e profondo con ciò che ci circonda.
Ci siamo dimenticati tante cose, vivendo in città, e questo ha fatto sì che ci si ritrovi spersi e confusi nel grigio metropolitano. Immergersi nella luce e nel colore non ha prezzo.

diari di viaggio

La storia della via Francigena

Per chi non lo sapesse (da romana io non avevo ben presente il suo percorso e la sua storia, assurdo ma è cosi!) vi informo che la Francigena (o Franchigena o Francisca o Romea) è l’antica strada che, nel medioevo, univa Canterbury, Roma e i porti della Puglia.

Questo ultimo tratto, soprattutto per i pellegrinaggi, sembra essere la prosecuzione a Sud verso Gerusalemme, anche se storicamente non ci sono attestazioni certe.

L’esistenza della Francigena risale al IX secolo. Caduta nell’oblio nei secoli successivi è stata riscoperta recentemente quando, escursionisti e pellegrini, hanno iniziato a mettersi in cammino seguendo il suo percorso straordinario e ricco di storia.

Avventurarsi lungo i chilometri ha anche una valenza mistica e religiosa e, assieme al Cammino di Santiago de Compostela, la Via Romea è riconosciuta come uno dei principali percorsi di pellegrinaggio in Europa che arriva a toccare Paesi e nazioni differenti (Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia).

Via Francigena. Gli itinerari

Noi abbiamo percorso il tratto presente nella Tuscia, quello che va da Capranica a Sutri, in una giornata bellissima, tiepida e piena di sole. Il tempo è stato perfetto per godere delle bellezze e della natura incontaminata. Una passeggiata abbastanza lunga ma non impegnativa, che ha ritemprato corpo e spirito.

Grazie agli organizzatori di questa escursione abbiamo avuto informazioni botaniche e geologiche sul territorio. Interessanti, inoltre, i cenni storici sui pellegrini che da sempre affrontano questo percorso.

Abbiamo scoperto scorci suggestivi, immersi nella natura. Grazie al geologo, inoltre, abbiamo conosciuto la struttura del territorio e la conformazione del terreno, in prevalenza tufaceo. Abbiamo ammirato il Paoleosuolo, frammenti di Cinerite asfittica e di lava nera.

gita vicino Roma

L’esperto botanico ci ha mostrato, poi, la flora del luogo illustrandoci i suoi usi culinari e terapeutici. Tanti i fiori di tarassaco, più comunemente conosciuti come soffioni, e i cespugli di bardana (qui scopro che la struttura a spighe che produce è stato utilizzata dagli ingegneri per inventare il velcro!)

bosco e geologia

Ho potuto assaggiare il cardo, accuratamente raccolto e decorticato, che ha funzione rinfrescante e che viene utilizzato spesso dagli escursionisti come sostituto dell’acqua: ha un sapore delicato e lascia una sensazione di freschezza in bocca, dopo averlo mangiato.

donne in viaggio

Quando ci siamo addentrati nel bosco abbiamo ammirato numerosi ontani, in prevalenza pioppi. Questi arbusti producono molto azoto, ideale per rendere ottimo il microclima locale. La vegetazione è fitta e dai mille colori del verde.

Gli esperti ci spiegano che le varie tipologie di alberi hanno sviluppato ritmi di crescita diversificati utili alla sopravvivenza: le piantine più piccole mettono le foglie prima di quelle grandi e alte – pur se della stessa specie – per assorbire luce utile al proprio sviluppo.

Sono gli straordinari adattamenti della natura che procedono a ritmi più congeniali per proseguire il ciclo della vita.

L’anfiteatro a Sutri

Arrivati a Sutri abbiamo visitato l’Anfiteatro e, alcuni di noi, anche il Mitreo.

cosa vedere a Sutri

Poi, nel parco adiacente, è stato allestito un buffet con prodotti tipici del luogo (formaggi, affettati e dolciumi).

Il responsabile di una birreria locale ha partecipato alla passeggiata e ha offerto bottiglie di birra artigianale di sua produzione che, tanto per restare in tema, si chiama Francigena!

birrerie via Francigena

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Loriana Lucciarini

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